L'ultimo nastro di Krapp
Autore
Samuel Beckett
Scenografia e Multivision
Paolo Calafiore
Regia
Giancarlo Cauteruccio
Foto
Tommaso Le Pera (colore)
Guido Lotti (b/n)
Produzione
Compagnia Teatrale Krypton
MetaTeatro, Roma
1994
Abstract
Inondati dal buio dello spazio scenico, appena sfiorato dalla luce un tavolo colmo del disordine di scatole piene di bobine catalogate e numerate (e il suo doppio speculare e asimmetrico di spalle al pubblico). Al centro del tavolo un vecchio magnetofono, epicentro visivo della scenografia e dello spazio. Krapp si scorge appena dietro, impegnato a dialogare con se stesso, attraverso un ansioso ascoltare e riavvolgere una bobina incisa trenta anni prima. Ed è come se tutto riemerge dal buio nel presente, nel qui e ora. Lo spazio galleggia e oscilla leggermente come trasportato dall’ incresparsi della corrente di un fiume.