Cantata per la festa dei bambini morti di mafia
Autore
Luciano Violante
Regia
Geppy Gleijeses
Musiche
Franco Battiato
Scenografia e Video ambiente
Paolo Calafiore
Festival delle Ville Vesuviane
Villa Campolieto, Ercolano 1996
Foto
Federico Riva
Abstract
La voce della narratrice (Regina Bianchi), appare dal buio seduta su un grande tassello di un cretto di pietra lavica un luogo lontano, distopico, spazzato via del vento del mare e da echi di voci di bambini che giocano a rincorrersi. Volti, colori, dedali e mosaici policromi come usciti dalla tavolozza di Guttuso si fanno liquidi e trascolorano nel bianco abbacinante della luce. La crosta della sciara si spacca, e nel bianco un fiotto di sangue appare, scorre, scivola e scompare nella luce.