L’esausto o il profondo azzurro
Scenografia, Video ambiente
Paolo Calafiore
Regia
Julia Varley (Odin Teatret)
Teatro Mercadante, Napoli
2008
Foto
Tommaso Le Pera
Abstract
Come l’interno bianco di un container che staziona in un luogo imprecisato, uno spazio freddo e asettico che trasporta costretto al suo interno l’Esausto e la sua inseparabile ombra prodotta da una fredda luce artificiale, che improvvisamente si sdoppia facendosi corpo e accompagnando e risollevando l’Esausto dalle continue, innumerevoli infinite cadute. Parole, gesti, coreografie si susseguono in uno spartito di note beckettiane, rifratte e riflesse fino a dissolversi nell’acqua.