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Allestimento - Exhibition Design - Scenografia - Lighting

L’esausto o il profondo azzurro

Scenografia, Video ambiente

Paolo Calafiore

Regia

Julia Varley (Odin Teatret)

Teatro Mercadante, Napoli

2008

Foto

Tommaso Le Pera

Abstract

Come l’interno bianco di un container che staziona in un luogo imprecisato, uno spazio freddo e asettico che trasporta costretto al suo interno l’Esausto e la sua inseparabile ombra prodotta da una fredda luce artificiale, che improvvisamente si sdoppia facendosi corpo e accompagnando e risollevando l’Esausto dalle continue, innumerevoli infinite cadute. Parole, gesti, coreografie si susseguono in uno spartito di note beckettiane, rifratte e riflesse fino a dissolversi nell’acqua.

Estratti stampa

Con pochissimi oggetti, in una scena vuota, “lo spazio si fa tempo”: i settanta minuti di spettacolo sono tutti da guardare e pure da sentire… Pubblico giovanissimo e grande successo.
Franco Quadri, La Repubblica (2 giugno 2008)

È suggestiva l’immagine finale, quando l’esausto si specchia e il suo corpo si riflette dapprima su fondo chiaro, poi su fondo scuro, facendosi chiaro esso stesso. Vi è in questo spettacolo un innegabile ordine, vi è una continuità stilistica, una coerenza.
Franco Cordelli, Corriere della Sera (8 giugno 2008)